lunedì 30 maggio 2011

LA GERMANIA DICE ADDIO AL NUCLEARE



Una svolta: la Germania ha deciso di dire addio all'atomo. Dopo un lungo vertice alla Cancelleria e con l'appoggio delle opposizioni, dei sindacati e associazioni, delle Chiese, il ministro dell'Ambiente, Norbert Roettgen ha dichiarato che la Germania rinuncia definitivamente all'utilizzo dell'energia nucleare e che nel 2021 l’ultimo dei 17 reattori atomici tedeschi sarà spento.

Un investimento di di oltre 40 miliardi a cui corrisponderà un altrettanto sforzo finanziario per la riconversione alle energie rinnovabili e pulite. Una scelta definitiva quella del governo di Angela Merkel, una decisione che pone la Germania all'avanguardia nel mondo.

Dal 2021 al 2022 tre reattori saranno tenuti in standby, una sospensione per i casi di emergenza di rischio di blackout. Dopo il 2022, sarà tenuto in standby solo un reattore. Contemporaneamente il governo si impegnerà a fare in modo che l'utilizzo di energie pulite e rinnovabili (che oggi coprono il 22% del fabbisogno nazionale) raggiungano una copertura del 70/80% tra il 2020 e il 2030.

Il pensiero di un futuro migliore ha svolto un ruolo molto più importante e decisivo rispetto all'idea di arricchimento delle lobby sull’energia atomica. Un esempio da seguire anche per il nostro cieco governo opportunista.

“Il paese che ha la maggior crescita in Europa oggi decide di abbandonare il nucleare. La Germania dimostra con i fatti che il più grande paese industriale d'Europa può fare a meno del nucleare. Ciò dimostra una volta di più che la scelta del governo Berlusconi di riportare indietro il nostro paese verso le centrali atomiche è una scelta sbagliata, costosa, rischiosa e non necessaria.” Lo ha dichiarato Stella Bianchi, responsabile Ambiente della segreteria del PD.

“Lo spettacolo del governo italiano impegnato solo a scappare dal referendum e dal giudizio dei cittadini – continua la Bianchi – è sempre più desolante. L'Italia ha bisogno di scelte chiare e condivise, di una strategia energetica che punti sull'efficienza energetica e sullo sviluppo delle fonti rinnovabili. Questo – conclude l’esponente democratica – è il futuro delle politiche energetiche”.

Per Ermete Realacci, responsabile green economy del PD “la Germania si conferma motore dell’economia del futuro. La decisione di fermare il nucleare per il 2022 da parte del più grande paese industriale d’Europa, che ha un’economia che cresce quattro volte più di quella italiana ha un valore in più: quello di una sfida per il futuro, che punta su fonti rinnovabili, efficienza e risparmio energetici e innovazione tecnologica. E’ questo il modello che si deve seguire anche in Italia e chi si attarda su scelte sbagliate, pericolose e costose come il nucleare candida il nostro paese al declino”.

Per Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, senatori PD, "la decisione tedesca di chiudere definitivamente con l'energia nucleare è un evento storico, tanto più significativo perché il no all'atomo viene da un governo di centrodestra e dalla locomotiva economica dell’Europa. Ora l'Italia cancelli una volta per tutte l'insensato progetto berlusconiano di ritorno al nucleare, e s'impegni per diventare con la Germania battistrada della rivoluzione energetica fondata sulle fonti rinnovabili e sull'efficienza". 

"Il nostro Paese ha il vantaggio e il merito di avere detto no al nucleare molto tempo prima di tutti gli altri. Solo un centrodestra 'paleolitico' come il nostro poteva immaginare oggi di tornare su quella scelta. Il futuro dell'energia è nella fonti pulite, a cominciare dal solare, e nell'efficienza: strade indispensabili per fermare la spirale dell'inquinamento e dei cambiamenti climatici, e strade che portano lavoro, innovazione tecnologica, maggiore competitività per le imprese. Grazie agli incentivi decisi a suo tempo dal centrosinistra, oggi l'Italia è il secondo Paese in Europa per potenza solare elettrica e il quarto al mondo, rafforzare questa leadership e incrementare ulteriormente tutte le fonti di energie rinnovabili è un'arma efficacissima contro i rischi di declino economico", concludono i senatori PD. 

Per il senatore Filippo Bubbico, capogruppo del PD in commissione Industria "quello che sta avvenendo in Germania è una grande lezione anche per il nostro Paese: senza perdere niente in orgoglio e dignità, il governo tedesco ha avuto la forza e il coraggio di ripensare una scelta fondamentale in un settore strategico e intraprendere una nuova via che potrebbe portare quel Paese nuovamente all’avanguardia in Europa quanto a capacità d’innovazione e di pensare il proprio futuro. Tutto il contrario di quanto avviene in Italia, dove i ripensamenti per il nucleare sono motivati esclusivamente, come ha candidamente ammesso il ministro Romani di fronte alla platea di Confindustria, dalla necessità di scongiurare referendum e di non perdere consenso dopo gli eventi in Giappone. Dov’è la visione strategica sull’energia in Italia? Quando si penserà seriamente, come accade all’estero, che alcune scelte in campo energetico non devono essere dettate da interessi di parte? Ora in Europa, dopo la scelta tedesca, si aprono nuovi, interessantissimi scenari centrati sull’adozione di tecnologie legate all’uso delle rinnovabili che costituiscono l’avvenire del settore confermando la fecondità e lungimiranza delle politiche energetiche varate dal governo Prodi con il Programma Industria 2015. Di fronte a questo, il nostro Paese non può permettersi di stare a guardare. Diventa sempre più urgente definire la nostra strategia energetica prima che sia troppo tardi”.

domenica 29 maggio 2011

CASTELFRANCI: QUATTRO SI PER LA REPUBBLICA!


Il Circolo territoriale del PD e dei GD di Castelfranci, organizzano per il 2 giugno 2011 – Festa della Repubblica – presso la Sala Consiliare del Comune di Castelfranci a partire  dalle ore 18:00, un appuntamento in vista della scadenza referendaria del 12 e 13 giugno dal titolo: 4 Sì per la Repubblica!
L’appuntamento sarà l’occasione da un lato di celebrare i valori della Repubblica in una fase storica nella quale sono messi in discussione i valori cardine dell’impianto repubblicano stesso e dall’altro, un momento di riflessione sui quattro quesiti referendari. Quesiti che rappresentano un appuntamento fondamentale per la democrazia italiana, soprattutto in questa fase di rinascita profonda delle ragioni del centrosinistra nel paese. L'incontro pubblico costituirà un'occasione per parlare dei 4 quesiti referendari e della possibilità di rilanciare un'azione comune del centrosinistra in provincia di Avellino.

Programma dell’iniziativa:

Saluti
Natalì Tolino, Segretaria dei GD di Castelfranci
Rocco Ferullo, Presidente del circolo PD di Castelfranci

Intervengono
Toni Ricciardi, Dirigente Provinciale PD
Vincenzo Lippiello, Segretario Provinciale IDV
Raffaele Aurisicchio, Direzione Nazionale SEL
Franco Vittoria, Direzione Nazionale PD

Modera
Gianni Festa, Presidente del CORECOM

Inoltre all’iniziativa prenderanno parte i segretari di circolo dei partiti del centrosinistra dell’alta Irpinia, dirigenti ed iscritti locali e amministratori locali.

mercoledì 25 maggio 2011

NON NE PARLANO PERCHE' VOGLIONO CHE TU NON TI ESPRIMA

 

In Italia si teme che le persone ricomincino a pensare seriamente con la propria testa. Negli ultimi mesi, infatti, tante sono state le vicende poco chiare soprattutto sul piano della comunicazione e dell’informazione che ci spingono a tenere alta l’attenzione sui Referendum. Siamo consapevoli che gli artisti invitati a Roma per il concerto del primo Maggio, per contratto, non hanno potuto parlare dei Referendum. Inoltre da qualche settimana stanno circolando nel web notizie poco rassicuranti sul conto della Rai, rispetto ad una presunta circolare interna all’azienda pubblica che vieterebbe qualunque programma tocchi le tematiche referendarie ed in effetti soltanto in questi ultimi giorni la Radiotelevisione Italiana si è limitata, e sempre in orari in cui l'audience è generalmente basso (in tarda notte), a mandare in onda video informativi rispetto alle modalità di votazione degli appuntamenti di Giugno, senza mai entrare nel merito. Le reti Mediaset, coerentemente con il clima che la politica di questo Governo ha messo in essere, non ne stanno parlando affatto.

L’informazione italiana, insomma, sta assumendo un ruolo determinante nel tenere a bada la coscienza critica e la sete di conoscenza di un intero popolo. La partita referendaria in quest’ottica ha una valenza pericolosa, infatti, la maggior parte delle notizie risultano essere per lo più parziali e tendono semplicemente a confondere le idee dei telespettatori. I Referendum e l’importanza reale delle tematiche poste al vaglio degli Italiani rivestono un ruolo preminente per il futuro del nostro Paese e stanno ben rappresentando la situazione di precarietà in cui versa la nostra Democrazia. Ricordiamo ancora una volta che, ad oggi, il 12 e 13 Giugno si andrà a votare per 4 quesiti e noi Giovani Democratici esprimeremo in maniera convinta e consapevole 4 SI : due SI per dire no alla privatizzazione della gestione dei servizi idrici, un SI per dire no al nucleare ed un SI per una giustizia uguale per tutti i cittadini.

Si ha paura che la gente pensi che l’acqua è un diritto fondamentale e che la gestione delle reti idriche non sia che un affare per i privati e per le multinazionali, che potrà comportare aumenti in bolletta fino al 300%, con scarse migliorie dei servizi perché i privati hanno a cuore principalmente i profitti.
Si ha paura che la gente pensi che il nucleare rappresenti ormai il passato; questo nucleare di terza generazione, importato dalla Francia, sarà abbondantemente obsoleto se questi progetti dovessero davvero vedere la luce, dato che le tecnologie mondiali già adesso sono alla quinta generazione; si evita di parlare dei danni reali del nucleare, delle radiazioni e dei dati epidemiologici attorno alle centrali a regime, anzi fa specie ascoltare l’opinione di luminari che riteniamo a questo punto asserviti ad una logica che proprio non ci appartiene; si evita di dire che le centrali programmate da questo Governo serviranno a coprire a stento l’8% del fabbisogno energetico nazionale e che i combustibili fossili che compreremo all’estero termineranno nell’arco di un cinquantennio. Di fatto la destra ha frenato sulle energie rinnovabili che riuscivano a sopperire al 15% dell’energia del nostro Paese e che noi riteniamo rappresentare il futuro. Si evita di parlare delle scorie, del loro impatto sulla salute e di come riusciranno a non creare disastri ambientali se con i rifiuti normali non si è ancora oggi riusciti a venirne a capo.

La situazione risulta oltremodo complessa, anche perché ai quesiti “epocali” che attengono a scelte politico-strategiche per il futuro della nostra Nazione, sia rispetto alla gestione delle risorse idriche che ai piani energetici, è stato accorpato un quesito “politicamente scomodo”, quello sul legittimo impedimento, che innesca indirettamente quel clima di tensione che si è respirato in questi ultimi anni sulle questioni riguardanti la giustizia e la condotta discutibile del Premier.     
Tuttavia dopo le vicende occorse recentemente sull'uso improprio del servizio pubblico di informazione da parte di Berlusconi e le successive sanzioni dell'Autorità Garante nelle Comunicazioni (che pagheremo di tasca nostra), crediamo che anche i più scettici abbiano avuto modo di comprendere in che stato di salute versi il sistema di informazione nella nostra Nazione. Sui Referendum Abrogativi è in atto un vero e proprio boicottaggio, visto che oggettivamente al fronte dei SI non esiste o è di gran lunga minoritario un fronte culturale che propenda per non abrogare le norme al vaglio dei cittadini. Dunque le motivazioni di questa strategia sono principalmente tese a tenerci “sotto una campana di vetro”: fa troppo comodo la scarsa informazione, per non permettere che si raggiungano i quorum.

Noi Giovani Democratici siamo ben consapevoli di queste e di tante altre sfumature che attengono alle tematiche referendarie e continueremo, come stiamo già facendo da oltre un mese a martellare in tal senso, per incentivare il più possibile la comunicazione rispetto alle motivazioni importanti alla base dei SI e per rendere consapevoli quante più persone in vista dei vicini appuntamenti del 12 e 13 Giugno. La nostra piattaforma mediatica www.pensiamoalfuturo.blogspot.com spiega in maniera dettagliata le ragioni per le quali ci battiamo e invitiamo i cittadini della provincia di Avellino a visitarla e appuntarsi quante più informazioni è possibile, perché su queste tematiche è necessario fare rete, coinvolgendo giovani, meno giovani e anziani. Si può benissimo pensarla diversamente, ma soltanto appropriandoci del diritto al voto potremo sentirci liberi di respirare un po’ di democrazia, perché vogliamo sentirci padroni di decidere del nostro futuro.

lunedì 23 maggio 2011

ANCHE IL PD PROVINCIALE E' PRONTO ALLA MOBILITAZIONE

AVELLINO - Si è riunito questo pomeriggio, a via Tagliamento, l’esecutivo provinciale del Partito Democratico. All’ordine del giorno, la mobilitazione sui territori in vista della battaglia referendaria dei prossimi 12 e 13 giugno. "Una battaglia che il Pd irpino, - si legge nella nota della segreteria provinciale - al pari di quello nazionale - intende affrontare con grande determinazione per riaffermare l’uguaglianza di tutti i cittadini dinanzi alla legge, per dire no alla privatizzazione dell’acqua e ad un folle ritorno al nucleare. Una battaglia, in altri termini, per affermare un modello di società con gli occhi rivolto al futuro ed antitetico a quello professato da un centrodestra ripiegato su miopi logiche di conservazione. Nel corso dei prossimi giorni Il Partito democratico metterà in campo tutte le proprie energie per dare corpo e sostanza ad una campagna informativa capace di abbracciare l’intero territorio provinciale, attraverso pubbliche iniziative e campagne di comunicazione mirate. In tale cornice, l’esecutivo ha deciso la convocazione, per il prossimo sabato mattina presso la sede del coordinamento provinciale, dei coordinatori dei circoli territoriali. Sullo sfondo, la decisione di organizzare un evento pubblico con il contributo di personalità di primissimo livello attraverso cui offrire una lettura organica ed alternativa al paradigma proposto dal centrodestra, proprio a partire dalle questioni sollevate dai quattro quesiti referendari". 
 

domenica 22 maggio 2011

MONTEMILETTO VERSO I REFERENDUM: INSIEME SI PUO'!

 
Nonostante la scarsa e spesso deviante informazione dei principali organi di informazione riteniamo di fondamentale importanza l’appuntamento referendario del prossimo 12 e 13 giugno. Ed è per questo che i Giovani Democratici di Montemiletto sposano in pieno la linea politica dell’esecutivo provinciale GD volta a promuovere una campagna referendaria all’insegna dell’informazione e della sensibilizzazione collettiva,” si legge in una nota del delegato provinciale del circolo cittadino, Ciriaco Milano, che precisa: “C’è bisogno di una risposta secca, decisa e definitiva a questioni che dovrebbero essere già archiviate da tempo, ma che, non si capisce bene se per ostinata negligenza o per capricciose scelte politiche, sono ancora oggetto di discussione del governo nazionale; metteremo, pertanto, in campo tutte le nostre energie per sollecitare i cittadini, e in particolare la nuova generazione, a recarsi in maniera massiccia alle urne, attraverso una campagna di sensibilizzazione. Riteniamo, infatti, inconcepibile l’idea che a due settimane dal voto si vaghi nell’incertezza e nella disinformazione più assoluta, incertezza e disinformazione artefici di quella disaffezione alla cosa pubblica che rappresenta ormai il vero morbo della politica italiana. E’ un appuntamento da non lasciarsi sfuggire, un’occasione per ribadire fermamente che determinate questioni sono e devono essere avulse da ogni logica politica, che quando è in gioco il nostro futuro, non c’è scelta: scendere in campo e gridare ‘Presente’. Questo appuntamento referendario prima di essere il risultato politico di questo o di quel partito è, infatti, la coronazione di una straordinaria esperienza di partecipazione collettiva, partita dal basso, un’ esperienza che ha visto coinvolto oltre un milione e quattrocentomila donne e uomini impegnati nella sottoscrizione dei referendum. Con il voto di giungo ci sarà data la possibilità di esprimere un voto libero, da veri cittadini, su temi fondamentali per la società, un SI convinto ai quattro quesiti referendari: 2 SI perché l’acqua è un diritto che deve essere garantito ad ogni individuo e, quindi, gestito in forma pubblica e partecipativa e non ridotta a merce da cui trarre profitto; un SI perché il nucleare è senz’altro una scelta sbagliata, costosa, e soprattutto estremamente pericolosa per la salute umana a causa dell’alto tasso radioattivo delle scorie, una scelta, frutto della negligenza e della irresponsabilità, e da abbandonare, quindi, a favore della Green Economy e delle energie rinnovabili; e, infine, un SI perché la legge è uguale per tutti, perché chi è chiamato a governare questo paese deve agire con responsabilità e trasparenza, perché siamo stanchi di continue leggi ‘ad personam’, perché il legittimo impedimento è anticostituzionale in quanto viola l’articolo 3 della Carta Costituzionale.” “Vogliamo, dunque”, concludono all’ unanimità i Giovani Democratici di Montemiletto, “sollecitare noi stessi e quanti vorranno ascoltarci e farsi sentire in questa campagna referendaria: vogliamo un’Italia diversa, un’Italia non più offesa o ridotta a Belpaese, non vogliamo continuare a vivere nel Paese delle belle parole, vogliamo i fatti, unico motivo questo per poter credere che tutti insieme si può davvero cambiare.

sabato 21 maggio 2011

I GIOVANI DEMOCRATICI ANALIZZANO LE RAGIONI DEI QUATTRO SI

In un clima di fiducia e responsabilità comincia la Campagna Referendaria “Pensiamo al Futuro” dei Giovani Democratici della Provincia di Avellino in vista del voto per i Referendum Abrogativi del 12 e 13 Giugno. Giovedì scorso, presso la sede del Partito Democratico di via Tagliamento, i Responsabili Provinciali Ambiente e Green Economy (Amerigo Ferrara), Politiche Sociali (Sabrina Polcari) e Legalità e Anticamorra (Giovanni Di Gennaro) con il Segretario (Giuseppe Mercurio) ed il Vicesegretario (Augusto Nuzzolo) hanno reso note all’intera organizzazione giovanile le modalità attraverso le quali questa campagna di sensibilizzazione sarà mandata avanti per coinvolgere i cittadini attraverso i 45 circoli dei Giovani Democratici presenti sul territorio provinciale. Le opportune conclusioni sono toccate a Michele Grimaldi, Segretario Regionale e Responsabile Nazionale Saperi e ad Andrea Casu, Responsabile Nazionale Ambiente e Beni Comuni.
Una delle ragioni per cui il Coordinamento Ambiente – Sociale – Legalità ha pianificato la realizzazione della piattaforma mediatica www.pensiamoalfuturo.blogspot.com mira all’utilizzo di questo luogo virtuale da parte dei circoli territoriali per abbattere le distanze ed avere l’opportunità di condividere opinioni, documenti, file audio/video e materiale per i Referendum Abrogativi. 
Dunque si tratta di una vera e propria opportunità per incrementare il lavoro ed al tempo stesso mettere in condizione i cittadini di poter fruire di un’equa informazione, visto che le emittenti televisive nazionali, a meno di un mese dal voto, stanno arrecando un evidente svantaggio agli Italiani in termini di democrazia, non curando in maniera adeguata la pubblicizzazione dei quesiti e avallando in questo modo il pensiero di chi resta convinto che nel sistema di informazione c’è qualche meccanismo che non va più come dovrebbe andare.
Entrando nel merito del dibattito sui quesiti referendari, sono emerse molteplici sfumature sia di carattere culturale che politico, fermo restando che per correttezza di opinione sarebbe necessario tenere la partita referendaria al di fuori dei colori politici per lanciare un messaggio forte in termini contenutistici e non andare incontro ad obiezioni strumentali. Sul piano delle scelte energetiche il futuro della Nazione potrebbe effettivamente dipendere da questo importante appuntamento con le urne.
È del tutto evidente sul profilo ambientale la stretta connessione culturale rispetto ai quesiti che attengono all’abrogazione del quadro normativo della privatizzazione della gestione del servizio idrico e del nucleare, infatti nell’immediato futuro saranno preminenti le scelte che atterranno al sistema energetico mondiale. Il fatto che l’Italia faccia parte del G20 in un periodo di transizione epocale e cioè alla fine della seconda rivoluzione industriale, basata sui combustibili fossili, deve spingere la politica e la società ad inquadrare i referendum come la necessita di guardare oltre, per poter scegliere le strategie energetiche opportune e meno invasive possibili.
La privatizzazione della gestione del servizio idrico ed il nucleare risponderebbero infatti ad esclusive esigenze di stampo economico dei privati e delle multinazionali, a danno dei cittadini. In tal modo, una visione politico strategica complessiva sarebbe svilita inesorabilmente dalla logica del profitto. 
Questa strategia non mirerebbe alla risoluzione delle criticità rispetto alla manutenzione ordinaria del sistema idrico, comporterebbe semplicemente un aggravio fiscale ed una serie di problematiche legate al numero esiguo delle utenze nelle periferie; allo stesso modo il Nucleare, le derivanti radiazioni ed il destino delle scorie, a prescindere da eventi naturali imponderabili, andrebbero a minare la salute e l’incolumità delle comunità, aumentando l’incidenza dei tumori e delle malformazioni genetiche. Appare comunque fin troppo chiaro che a prescindere se la corte di cassazione deciderà se far votare o meno il quesito sul nucleare, è necessario render note le criticità che lo caratterizzano, anche perché è quasi certo che il prossimo autunno sarà ridiscusso e reinserito nei piani energetici nazionali. Rispetto a questo scenario, il quesito sul legittimo impedimento rappresenta il vero ostacolo al quorum, la ragion politica del Governo Berlusconi che tiene insieme interessi economici, legati anche agli altri quesiti, e quel clima di impunità a cui la politica di questo governo, anche attraverso i mezzi di informazione ha inesorabilmente abituato gli Italioti. Gli italiani, invece, vivono per queste ed altre situazioni, eticamente discutibili, una sorta di disagio che non fa che aumentare le distanze tra la società e la politica. 
A conclusione del serrato dibattito, Michele Grimaldi, Segretario Regionale e Responsabile Nazionale Saperi, dopo aver aperto una breve parentesi sul quadro politico emerso dalle elezioni amministrative in Campania ed in Italia, ha rimarcato la necessità di una partecipazione democratica capillare dell’intera organizzazione giovanile, al cospetto dell’importante appuntamento con i Referendum che potrà rappresentare un ulteriore segnale di risveglio al clima politico che ha instaurato l’attuale governo. La riscossa culturale, secondo il Responsabile Nazionale Saperi va costruita con pazienza e tenacia partendo proprio dalle scuole e dalle università, quali efficienti contenitori di fervide idee ed al tempo stesso fondamenta per la costruzione della futura società. 
Infine Andrea Casu, Responsabile Nazionale Ambiente e Beni Comuni ha tracciato un quadro complessivo e approfondito sulla partita referendaria, analizzando punto per punto i nodi critici che attengono ai quesiti in relazione agli obiettivi reali che contraddistinguono ed hanno contraddistinto nello scorso ventennio il Governo Berlusconi. L’apparente liberismo ha fatto collassare del tutto le politiche sull’ambiente, di fatto, ribadisce il Responsabile Nazionale Ambiente le questioni referendarie impongono all’attuale governo di rinunciare all’alibi del nucleare e di affrontare finalmente la questione energetica. Questo referendum offre alla Nazione un occasione concreta per cambiar rotta e ci si attiverà affinché la maggior parte degli italiani capisca l’importanza di questo momento e decida di recarsi a votare. 
I Giovani Democratici della Provincia di Avellino, consci dello spessore dei prossimi Referendum, ringraziano il nazionale per l’apporto concreto offerto loro e rinnovano dunque l’impegno sul territorio provinciale per far sì che anche l’Irpinia possa contribuire, sia in termini di consapevolezza che numerici, al raggiungimento del quorum. Nelle prossime settimane sono stati programmati infatti una serie di appuntamenti in diversi comuni per adempiere responsabilmente alla sensibilizzazione dei cittadini, iniziative che culmineranno Domenica 5 Giugno in una giornata di mobilitazione generale dell’intera organizzazione dei Giovani Democratici della Provincia di Avellino.

martedì 17 maggio 2011

AVELLINO: INIZIA LA CAMPAGNA REFERENDARIA PER I GIOVANI DEMOCRATICI


Giovedì prossimo 19 Maggio, la Segreteria Provinciale dei Giovani Democratici di Avellino darà il via alla Campagna Referendaria “Pensiamo al Futuro”. Alle ore 15:00 presso il Coordinamento Provinciale del Partito Democratico di via Tagliamento, avrà luogo una conferenza stampa per coinvolgere gli organi di informazione, mentre a seguire, alle ore 17:00 è stata organizzata una riunione con tutti i segretari dei 45 circoli GD presenti in provincia per discutere in maniera approfondita delle tematiche riguardanti i quattro quesiti referendari che il 12 e 13 Giugno saranno posti ai cittadini e per la distribuzione del materiale. A dar forza al messaggio che i Giovani Democratici della Provincia di Avellino intendono lanciare, interverranno Michele Grimaldi, Segretario Regionale nonché Responsabile Nazionale Saperi e Mezzogiorno ed Andrea Casu, Responsabile Nazionale Ambiente e Beni Comuni, entrambi impegnati alacremente da diversi mesi su tutto il territorio nazionale per cementare nelle idee e nella linea politica l’intera organizzazione.

“Dopo aver lavorato per oltre un mese sui contenuti e sul materiale da distribuire in tutta la nostra Provincia, siamo finalmente pronti a partire – sostiene il Responsabile Provinciale Ambiente e Green Economy, Amerigo Ferrara – l’obiettivo che ci siamo prefissati è quello di informare e sensibilizzare il più possibile i cittadini attraverso i circoli dei Giovani Democratici, la rete dei comitati e delle associazioni, per creare un substrato culturale ottimale rispetto ai temi ed ai quesiti che saranno proposti nei Referendum Abrogativi del 12 e 13 Giugno. Nutriamo la consapevolezza – conclude Amerigo Ferrara - che la partita referendaria abbia un’importanza epocale e rappresenti l’ultima vera chance che avranno a disposizione gli italiani per alzare la testa rispetto ad un evidente gap di democrazia che il nostro Paese vive ormai da troppo tempo, e proprio per questo, va affrontata seriamente a prescindere dall’appartenenza politica o partitica. In vista di questa campagna referendaria, è stata nostra premura allestire una consistente piattaforma mediatica, già on-line da qualche settimana: www.pensiamoalfuturo.blogspot.com che costituirà un vero e proprio supporto informativo per le comunità della nostra provincia. Ringraziamo Michele Grimaldi ed Andrea Casu per aver accettato fin da subito di supportarci in questa nostra campagna di sensibilizzazione sociale.”

 
“Andare al voto è un nostro diritto ed un atto di responsabilità – sostiene la Responsabile Provinciale Politiche Sociali, Sabrina Polcari – si tratta di cogliere una vera opportunità di Democrazia in un momento in cui il nostro governo preferisce tutelare interessi personalistici piuttosto che i diritti fondamentali di ogni singolo individuo. I Giovani Democratici della Provincia di Avellino e non sono ben consapevoli che le emittenti televisive non daranno lo spazio opportuno ai Referendum, per questo motivo abbiamo messo su una campagna informativa solida, per divulgare il più possibile un messaggio equo che deve far riflettere i cittadini di tutte le comunità. Rivolgo – conclude Sabrina Polcari – un appello all’organizzazione tutta per un maggior impegno in questa fase, con la speranza che si riescano a convogliare energie sane per gli importanti appuntamenti di Giugno.”
 
“Ritengo sia fondamentale – sostiene il Responsabile Provinciale Legalità e Anticamorra, Giovanni Di Gennaro – il raggiungimento del quorum degli aventi diritto al voto e la nostra Provincia può e deve fare la propria parte. I Giovani Democratici metteranno in essere quante più iniziative possibili su scala provinciale per creare opinione a tal riguardo e per illuminare quel cono d’ombra di illegalità figlio di un conflitto di interessi mai risolto che, anche in occasione dei Referendum, sta giocando un ruolo predominante nel boicottare strumentalmente il diritto al voto. Sono sicuro – conclude Giovanni Di Gennaro – che la nostra Provincia risponderà bene alla nostra sollecitazione, rivolta a costruire argini sicuri per il nostro futuro.”
 

VOTO A CASA PER GLI ELETTORI AFFETTI DA GRAVI INFERMITÀ

In occasione dello svolgimento dei referendum popolari del 12 e 13 giugno 2011, la Prefettura di Avellino rende noto che, in base alla normativa vigente, possono essere ammessi al voto domiciliare, oltre agli elettori affetti da gravi infermità che si trovino in condizioni di dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali tali da impedirne l’allontanamento dall’abitazione in cui dimorano, anche gli elettori affetti da gravissime infermità tali che l’allontanamento dall’abitazione in cui dimorano risulti impossibile anche con l’ausilio del servizio di trasporto pubblico che i Comuni organizzano in occasione di consultazioni per facilitare agli elettori disabili il raggiungimento del seggio elettorale. A tal proposito, gli elettori interessati devono far pervenire al Sindaco del Comune di residenza, un’espressa dichiarazione attestante la propria volontà di esprimere il voto presso l’abitazione in cui dimora, corredata dalla prescritta documentazione sanitaria, entro non oltre il prossimo 23 maggio.
La domanda di ammissione al voto domiciliare, da redigere in carta semplice, oltre a contenere l’indirizzo completo dell’abitazione in cui l’elettore dimora e, possibilmente anche un recapito telefonico, deve essere corredata di copia della tessera elettorale e di idonea certificazione sanitaria rilasciata da un funzionario medico designato dagli organi dell’Azienda Sanitaria Locale.

lunedì 16 maggio 2011

VENTICANO RILANCIA SUL REFERENDUM PER ABROGARE IL NUCLEARE


È un sole che ride quello che accompagna la campagna referendaria a Venticano, Domenica 15 Maggio. Il coordinatore del Circolo PD di Venticano Augusto Nuzzolo insieme ad un nutrito gruppo di Giovani Democratici hanno allestito un gazebo al centro della piazza del paese e riscosso un grande interesse tra i cittadini. Afferma Nuzzolo: "siamo entrati nella fase calda della campagna referendaria. Manca poco alla consultazione del 12 e 13 Giugno e i Partiti e l'opinione pubblica si sono concentrati troppo sulle amministrative e troppo poco su questo importante evento. Da adesso in poi è necessario un grande sforzo, un lavoro di informazione attraverso banchetti, volantinaggio, porta a porta, per convincere i più ad andare al voto. Votare Sì quattro volte significa: cancellare le norme che prevedono il ritorno al nucleare in Italia, che rappresentano un pericolo per la salute delle future generazioni e un monopolio privato dell'energia. Votare Sì, perché l'acqua non deve diventare una merce ma un bene prezioso da tutelare e razionare. Votare Sì perché la legge è uguale per tutti, in Paese che si dice Democratico e la costituzione è la sua garanzia."

lunedì 9 maggio 2011

ALTAVILLA SI MOBILITA PER I REFERENDUM


Il Circolo del Partito Democratico di Altavilla Irpina si unisce alla battaglia che i Giovani Democratici della Provincia di Avellino stanno portando avanti per quattro “si” ai quesiti referendari del 12 e 13 Giugno. Martedì 10 Maggio alle 18:00, il PD altavillese sarà presente in Piazza IV Novembre ad Altavilla Irpina, per prendere parte alla manifestazione fortemente voluta dai Giovani Democratici.
“L’iniziativa del 10 è, nell’ottica della partecipazione elettorale, di fondamentale importanza per la comunità altavillese.” Così Adriano Maselli Segretario PD di Altavilla. “A poco più di un mese dalla data prevista per il voto, sui referendum si sa ancora troppo poco. Il PD di Altavilla ha sposato con convinzione la causa perorata dai GD anche per questa motivazione: non riteniamo possibile, infatti, che in un Paese civile a trenta giorni dal voto aleggino ancora i fantasmi dell’incertezza e della disinformazione.
Ancor di più se si pensa all’enorme rilevanza delle leggi in discussione ed alla pervasività che gli effetti di quelle stesse leggi potrebbero avere sulla vita quotidiana di ogni singolo italiano. Stiamo parlando, infatti, di salute pubblica e della sua probabile compromissione con il nucleare; di giustizia con il legittimo impedimento e di vita, in senso stretto, con la privatizzazione del servizio idrico.
Quello che più stupisce non è tanto il colpevole silenzio di quella parte del mondo della politica interessata all’insuccesso del referendum, quanto la complice omertà di una parte del mondo dell’informazione.
Se non c’è da meravigliarsi di quei politici che nelle ultime campagne elettorali si affannavano ad improvvisare striminziti comunicati stampa, nei quali si dicevano pronti ad abbracciare la causa dell’acqua pubblica quasi fosse una moderna crociata ed oggi tacciono misteriosamente, il silenzio di una parte cospicua dell’informazione solleva dei quesiti inquietanti. Primi fra tutti: quanti e quali interessi si nascondono dietro acqua privata e nucleare, essendo quelli del legittimo impedimento fin troppo evidenti?” – continua Maselli - “L’incontro del 10, nel corso del quale approfondiremo i due quesiti che riguardano in particolare l’argomento acqua pubblica, avrà, quindi, l’obiettivo primario di informare e sensibilizzare la nostra comunità.
Esso rappresenterà solo la prima tappa di avvicinamento ai referendum, ne seguiranno altri due nelle settimane successive, appositamente dedicati agli argomenti del nucleare e del legittimo impedimento".


FOTOGALLERY INIZIATIVE CAMPAGNA REFERENDARIA 
 

mercoledì 4 maggio 2011

GD SOLOFRA: REFERENDUM, UN'OCCASIONE IMPORTANTE PER SCUOTERE LE COSCIENZE


I Giovani Democratici di Solofra aderiscono al Comitato del Si per il referendum del 12 e 13 giugno, promosso da Legambiente perché ritengono che l’acqua sia un bene comune e dunque non si possa vendere, inoltre si schieriano contro l’installazione di centrali nucleari in Italia, essendo l’energia nucleare una fonte energetica da valutare attentamente nei suoi aspetti dannosi". E' quanto si legge in una nota. "Separatamente dal Comitato come Giovani Democratici ci occuperemo dell’informazione dei cittadini sul legittimo impedimento; il provvedimento che interessa solo il Presidente del Consiglio, quale plurimputato. Tanto vale per stabilire senza eccezione che la legge è uguale per tutti, come sancito dalla Costituzione. Il legittimo impedimento rappresenta un escamotage per chi ricopre un certo ruolo istituzionale. Noi Giovani Democratici crediamo che la giustizia sia uguale per tutti, per questo faremo sentire la nostra voce nelle piazze solofrane e grideremo la vittoria del SI e faremo il possibile per scuotere le coscienze sociali cercando di far capire che queste leggi sono ingiuste e anche pericolose per il nostro Paese. Non sono questi i modi per risolvere i problemi della giustizia".